Immigrati: la parola ai numeri

Immigrati: la parola ai numeri

Il dossier statistico IDOS 2017 rivela l’aspetto numerico dell’immigrazione

Quando di mezzo ci sono i numeri il cronista deve assolvere in modo asettico le proprie mansioni. Magari cercando di spiegare alcuni aspetti non sempre chiari. Ma comunque lasciando a chi legge le proprie considerazioni.

La questione degli immigrati è particolarmente sentita. E spesso si fa riferimento alle conseguenze, guardando i numeri relativi agli arrivi.

Ma c’è anche un’altra considerazione da valutare. Non bisogna fare di tutte le erbe un fascio. Lo status di ogni immigrato varia spesso anche da caso a caso.

Esiste un numero considerevole di immigrati regolari, altri (innegabilmente) irregolari, ed altri ancora che rispondono a requisiti relativi alle necessità di rifugiati, profughi, fuggiaschi, e quant’altro.

Il dossier statistico dell’IDOS accenna a cifre inequivocabili. E chiaramente prende in considerazione gli immigrati regolari. Ne esce una situazione che ognuno può valutare da sé.

I numeri

Il numero degli immigrati regolari in Italia è stato calcolato in circa 5,3 milioni di unità. E guarda caso è lo stesso dato numerico che si riferisci agli Italiani emigrati all’estero.

Questi stranieri che hanno assunto fissa dimora in Italia versano regolarmente le tasse e le imposte dovute alla nostra amministrazione statale e regionale. L’ammontare delle tasse versate dagli immigrati regolari è pari a circa 3,2 miliardi di Euro.

A fronte di questi versamenti, lo Stato distribuisci ai cittadini stranieri in Italia lo 0,3% degli assegni di pensione erogati.

È stato formulato anche il dato relativo agli stranieri regolarizzati con permesso di lungo soggiorno, e raggiunge il 63% del flusso migratorio complessivo.

Nel periodo che intercorre tra il 2007 e il 2016, la popolazione straniera in Italia è cresciuta di circa 2.000.000 di individui.

Gli occupati stranieri hanno prodotto una ricchezza di 127 miliardi di euro nel 2015. Questo importo corrisponde all’8,8% del nostro Pil.

La media dei redditi da loro dichiarati ammonta a €. 11.752 euro annui a testa, pari a un totale di 27,3 miliardi di euro. La cifra media versata pro-capite in tasse ed imposte è di 2.265 euro. Quella degli Italiani è pari a €. 5.178.

Le religioni

Ecco invece quali sono le religioni praticate dai “nuovi Italiani”.

Ormai dai primi anni del 2000 resiste la netta prevalenza dei cristiani (53%). Tra essi gli ortodossi sono i più numerosi, seguiti dai cattolici (1,5 milioni) e dai protestanti (1,25 milioni compresi i fedeli di altre comunità cristiane. I musulmani sono invece 1,6 milioni.

I crimini

Secondo i dati raccolti da Eurostat il tasso di criminalità diffuso tra gli stranieri è inferiore a quello degli Italiani.

Dal’archivio interforze del ministero dell’Interno si evince inoltre che il numero di denunce è diminuito in  entrambe le categorie rispetto al 2016. Tuttavia se si considera il periodo tra il 2008 e il 2015 quelle contro gli Italiani sono cresciute del 7,4% mentre le denunce agli stranieri sono diminuite dell’1,7%.

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